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VITA DA PORTIERE: Difficile che giochi quello più bravo!

Diciamo subito che il portiere non è un calciatore come gli altri, si allena con un preparatore diverso e pur partecipando ad un gioco di squadra il suo è un ruolo dove è necessario avere un’applicazione e concentrazione da sport singolo. Si perchè se il portiere para un calcio di rigore o compie un intervento prodigioso diventa l’eroe della giornata e vince assieme agli altri compagni di squadra, ma se sbaglia l’interrvento e pregiudica il risultato diventa il principale responsabile della sconfitta, dimenticandosi che nella stessa partita l’attaccante ha fallito diverse occasioni da gol.

Il PORTIERE un ruolo particolare che da sempre affascina il mondo del calcio. In BRASILE mettevano in porta quello più scarso a giocare a calcio in ITALA c’è una vera e propria cultura che ci ha permesso di schierare, da sempre, dei grandissimi portieri sia in nazionale che nei club. 

Anche nei nostri campionati dilettanti si sono sempre visti dei portieri che , probabilmente in altri paesi, sarebbero titolari in categorie più nobili.

Ma negli ultimi tempi è diventata una strana storia quella dei portieri dilettantistici che vengono ingaggiati giovanissimi, e nel momento in cui potrebbero esprimersi nella maniera adeguata vengono sostituiti con altri ancora più giovani, ma meno pronti per la categoria per ottemperare alla regola dei fuori quota in campo.

E’ il caso di EDO GROSSO, venne eletto miglior portiere della stagione 2 anni fa, ma nello scorso campionato  per poter giocare a calcio si è dovuto riciclare attaccante e trovare un posto in prima squadra in promozione.
Ed è il caso attuale di ALESSANDRO GIANROSSI portiere classe 1997 ha disputato giovanissimo il campionato di ECCELLENZA 3 stagioni fa quando neppure diciottenne difese la porta del RAPALLO  da titolare e in quella precedente fece delle apparizioni in SERIE D nel RAPALLO BOGLIASCO. Nel campionato 2016/2017 vinse il campionato di ECCELLENZA con la maglia dell’ALBISSOLA squadra con la quale iniziò il campionato di SERIE D la scorsa stagione per poi passare a dicembre  in PROMOZIONE alla CAIRESE squadra con cui ha vinto il campionato di PROMOZIONE Girone A. Un portiere vincente che nel tempo ha sicuramente ha migliorato il suo contributo tecnico, ma che quest’anno difficilmente troverà spazio in una prima squadra che va per la maggiore e tiri a fare un campionato di vertice, perchè i limiti di GIANROSSI classe 1997 (21 anni) portiere in ascesa o di EDO GROSSO (31 anni) portiere affidabilissimo, non sono le doti tecniche, ma la carta d’identità, che diventa  l’antagonista e la nemica più dura da sconfiggere. 

GIANROSSI e GROSSO sono solo due esempi di una lista di portieri  che a scriverla ci vorrebbero mesi.

Si dovrebbe rivedere questa regola perchè cosi come è adesso induce i giovani ad abbandonare in giovane età e non da la possibilità di valorizzare realmente il giovane bravo.
Il calcio dilettante con fuoriquota è uno sport che da grandi soddisfazione al giovanissimo calciatore, lo illude di poter competere in categorie importanti e poi lo lascia al suo destino con zero possibilità di dimostrare il suo vero valore. Risalire  la china per questi ragazzi  diventa durissima.

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