Abbiamo sentito l’ex tecnico del Vado per cercare di fare chiarezza sui motivi delle sue dimissioni.
Queste le parole di Luca Tarabotto:
Ieri pomeriggio non avevo parlato con nessuno, se non con la squadra. Avvertendo che per una mia scelta avrei deciso di abbandonare il mio ruolo di allenatore. Scelta a cui sono arrivato per queste motivazioni. In primis il fatto che mi trovo in una situazione famigliare diversa, dove ho più respnsabilità e più pressioni. Per me fare bene diventa un obbligo. In secundis per il fatto che i ragazzi si meritano un mister presente al 100%. Si meritano un mister che sia presente non solo alle partite in casa, ma anche a quelle in trasferta. La mia è stata una scelta che riguarda la gestione, e sono arrivato a prenderla per rispetto nei miei confronti, del presidente, dello spogliatoio e della società.
Una squadra non può avere due allenatori diversi a seconda che si giochi in trasferta o in casa. Sono sempre stato parte integrante dello spogliatoio da 6 anni a questa parte. Ma in questo determinato periodo la mia figura è venuta a mancare. Ciò non vuol dire che non farò più parte dello staff della prima squadra, non mollo il comando che ho. Ma sotto il punto di vista della gestione della panchina credo sia giusto che la responsabilità in toto debba andare a chi se ne occupa con me. Ma che soprattutto è sempre presente.
In 7 anni dopo aver vinto uno scudetto nazionale con la Juniores, e aver portato la squadra dall’eccellenza alla Serie D, siamo riusciti a mantenere la categoria per 2 anni. Penso di aver fatto il mio lavoro e tutto e aver dato tutto ciò che dovevo. Voglio essere maturo ora, ed essere più libero, rendendo a mia volta più libere le persone che mi stanno intorno.
È una scelta momentanea.
Ribadisco che questa è una decisione che ho preso per far star bene me, ma soprattutto per far stare bene gli altri.
La libertà è un bene al quale non si può rinunciare e mi costringe a fare una scelta che mi rende più sereno per la mia vita fuori dal terreno di gioco. Dall’altro lato è normale che un’animale da campo come me soffrirà questa decisione, non è facile stare senza calcio. Il Vado senza di me non può stare, mi do un pò di importanza, (risata).
Ripeto che anche per questo motivo la mia decisione non è definitiva Potrebbe essere che fra un mese la situazione cambi e ritorni in panchina come primo allenatore del Vado. Mi chiamo Luca Tarabotto e questa è una fortuna, ma anche una sfortuna. Mi sono sempre guadagnato il rispetto e la fiducia per quello che ho fatto e non per il cognome che porto. Per me parlano i risultati che giustificano il ruolo che ho ricoperto fino ad oggi.
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