L’intervista a Daniele Ciccione, Direttore Generale dell’Imperia.
Ciao Daniele tanto grazie per averci concesso la possibilità di realizzare questa intervista.
“Il piacere è tutto mio Claudio anzi colgo l’occasione per rinnovarti gli auguri di Buona Pasqua e del tuo recente compleanno”
Sei un pò l’uomo simbolo dell’Imperia non credi?
“Per la verità è più corretto dire che ci sono altri elementi importanti che sono: Gramondo e Minasso, Ramoino io sono più un front man operativo, sono più sul campo.”
Però nel mio pensiero ti colloco un po’ la faccia dell’Imperia per i tuoi trascorsi nella Riviera dei Fiori, che poi è sfociata nel Pontedassio fino a diventare PRO Imperia squadra con la quale siete saliti in Serie D a seguito dello spareggio di Besozzo contro il Verbano, per poi diventare imperia nel 2012. Cosa ricordi di quello spareggio?
“Ricordo dopo la vittoria in casa per 1-0 siamo andati in trasferta a Besozzo dove siamo passati in vantaggio per 2-0 grazie a due gol fantastici di RAIOLA il primo in particolare al volo di sinistro da Serie A. La partita poi finì 3-2 per il Verbano e noi salimmo per differenza reti.
Ma quella trasferta ha anche un aneddoto che riguardano le due sanzioni che mi sono state recapitate a casa per velocità di poco superiore ai 50 in una strada statale. Una all’andata e una al ritorno. “ Risata del Direttore.”
Cosa vuoi dire che sei più un uomo di campo?
“Organizzo il pre partita con uno staff di persone volontarie che si comportano da professionisti e rinunciano al pranzo domenicale con la famiglia per poter mettere il loro tempo a disposizione dell’Imperia. Loro sono già pronti per la Serie D. Mi riferisco ai presidi, all’addetto all’arbitro, agli steward che seguono l’ afflusso e il deflusso allo stadio di tutte le partite e amichevoli con squadre professionistiche. Loro sono fantastici e dico grazie. “
Lo stadio di Imperia siete riusciti ad averlo in Gestione?
“Sì questo è stato un grande successo e ci permetteà di organizzare delle manifestazioni correlata al calcio specialmente in estate, anche se dovremmo rivedere alcuni progetti circa questa idea che ci portava a programmare delle manutenzioni per il campo oltre ad avere più risorse economiche per la società, ma queste idee sono state congelate dal Coronavirus. Lo faremo in futuro quando sarà passata questa emergenza. ”
Però già questa estate avete trovato nuova linfa. Come è avvenuto?
“Prima della fine della stagione scorsa io e Gramondo abbiamo parlato con Eugenio Minasso. Il Budget era sempre lo stesso ma con l’ingresso in società del Patron Minasso sono arrivati nuovi sponsor che hanno alimentato le risorse economiche”.
Come è scaturito l’incontro?
“In una lista civica di Imperia di cui io faccio parte c’è anche la figlia di Minasso che si chiama Roberta e da lì è partito tutto …”
Cosa non rifaresti?
“Il 2012 lo vorrei resettare per la retrocessione. Quello lo difinirei l’anno sotto zero poi abbiamo sempre fatto bene anche con allenatori con i quali abbiamo ancora ottimi rapporti come: Bocchi, Caverzan, Bencardino. Due anni fa siamo arrivati anche allo spareggio nazionale per salire in Serie D perdendo contro una squadra friulana.”
Quali sono. I ricordi più belli?
“La vittoria nel derby in Coppa Italia con la Sanremese per 2-1 e in campionato e in trasferta, due anni fa 0-1, con gol di Faedo stagione 2015/2016.
Ricordi più recenti mi portano alla vittoria con l’Albenga e con il Sestri Levante”
C’è qualcosa che non rifaresti?
“Si. La domanda di ripescaggio in Serie D di due anni fa perché era condizionata ad aiuti economici di terzi. Mi ha fatto perdere molto tempo e mi ha attirato anche qualche critica”
Cosa rifaresti rifaresti?
“Il dirigente dell’Imperia perché per me è un onore. E’ una squadra che amo più della mia Juventus entrambe le passioni nascono seguendo le orme del papà che mi portò allo stadio Ciccione quando avevo 6 anni. Ricordo tantissima gente, molta euforia. E’ stato subito amore a prima vista. Poi lo stadio porta lo stesso cognome mio. Non siamo parenti ma anche questo è un segnale.”
Dove può arrivare l’Imperia?
“La città al momento e prima del Coronavirus poteva al massimo aspirare alla Serie D. Ma credo che anche dopo questa pandemia possa traguardare quel campionato, solo perché il mondo dilettantistico è in gravissime difficoltà e Imperia probabilmente è più avvantaggiata di realtà più piccole.”
La Serie C sarebbe un sogno?
“Si. In questo momento con la lega pro attuale sarebbe impossibile trovare 300.000 euro per l’iscrizione più 350.000 euro per la fideiussione. Non è alla nostra portata. Per la serie C è necessario trovare dei soggetti che ti possano abbiano tanta passione e tanti soldi, per poter rimanere in certe categorie. Al momento abbiamo solo sponsor storici che ci seguono ”
Ripartiranno i campionati?
“In questo momento è inutile parlare di queste cose ci sono molte attività chiuse non si sa se riapriranno.
Imperia dopo Genova è la prima provincia con più contagiati
Prima di tutto viene la salute di tutti e credo che non sarà possibile garantire l’impossibilità di nuovi contagi in tempi rapidi per terminare il campionato. Probabilmente ripartirà la Serie A, ma lì ci sono interessi diversi.”
Se il campionato non venisse chiuso senza disputare altre gare cosa ti aspetti?
“Guarda ne ho sentite troppe in questo periodo: ad esempio ho letto un’intervista di Risaliti dove diceva che era stato primo in classifica per più tempo di noi.
Io tengo solo a precisare che siamo stati 8 volte primi in classifica da soli contro le loro 9, mentre per 4 volte abbiamo condiviso il primato.
Se poi guardo gli scontri diretti abbiamo pareggiato fuori casa e vinto in casa. C’è poco da dire anche perché la classifica ci pone davanti a loro anche se per un solo punto. Comunque sono d’accordo sul non ripartire, ma lo direi anche se fossi secondo perché prima di tutto viene la salute. E comunque sia rimarrà un campionato monco sospeso in un momento di forma per noi dopo che la squadra aveva preso coscienza della sua forza merito di tutti partendo dai giocatori, Lupo, Bencardino, Chiarlone, Remoino, Gramondo, tutta la società, i dirigenti, i volontari è un risultato ottenuto da tutti..
Comunque dopo tutti gli investimenti mi sentirei defraudato se il campionato terminasse qui e non venissimo promossi.”
Claudio Bianchi